Tipologia
Ozosan Gel - Gel per linea odontoiatrica

Caratteristiche
Effetto cicatrizzante per seconda intenzione di condizioni di muco-osteonecrosi infettivo infiammatorie di qualsiasi natura del cavo orale.

Modalità d'uso
1. prelevare la singola siringa dal frigorifero;
2. predisporre la siringa estraendola dall’involucro di protezione;
3. togliere il tappo luer lock ed inserire (facoltativo) l’ago in dotazione;
4. estrarre dalla siringa il prodotto su un vetrino sterile, e/o direttamente in situ;
5. applicare il gel nella quantità e dose (valutata a discrezione del medico) per la tipologia di ferita;
6. dopo l’utilizzo del prodotto, procedere come segue: togliere l’ago, richiudere la siringa con il tappo luer lock, riposizionare la siringa nell’involucro, depositare in
frigorifero;
7. a completamento dell’attività, se nella siringa non è più presente del gel, smaltire la stessa come residuo ospedaliero biologicamente contaminato.

Considerazioni generali per l'utilizzo e precauzioni

1) condizione di preparazione
La base oleosa, dopo aver subito il trattamento di saturazione d’ozono e quindi gelificata, viene raffreddata ad una temperatura tale da por tar la a generare una tensione
superficiale che possa imprigionare le molecole di ozono impedendone la migrazione ver so il battente della superfice oleosa, determinandone così la dispersione.
L’efficacia di costrizione delle molecole di ozono nel gel identifica la sua validità sin dai primi istanti in cui l’olio tende ad assumere una consistenza viscosa anche
se in tale condizione lo stesso sarebbe disper so se non fosse insufflato con continuità per tutto il tempo della preparazione. Dovendo definire poi, per ovvie ragioni tecniche di conser vazione, dei limiti operativi produttivi, si identifica e si fissa la temperatura di “inferiore a 6°C” come la temperatura idonea a garantire il mantenimento della forza di coesione superficiale del composto così da massimizzare la capacità dello stesso di ritenere le molecole
d’ozono.
2) condizione di applicazione
L’apposizione del gel allo stato burroso sulla ferita del paziente crea giocoforza un effetto “tappo” che consente al medico di attuare una valutazione visiva dell’avvenuta e corretta apposizione del gel a copertura dell’intera ferita.
L’azione barriera in questa fase, seppur iniziata, non ha raggiunto la propria destinazione d’uso in quanto trattiene ancora le molecole di ozono. Con l’aumentare della
temperatura del gel, a causa della temperatura corporea, la capacità di trattenimento delle molecole di ozono svanisce, generandone quindi la rapida dispersione in aria.
Va posto in evidenza che il rilascio d’ozono avviene solo ed esclusivamente ver so la superfice esposta all’aria.
Questo avviene perché l’intimo contatto, senza soluzione di continuità tra battente oleoso del gel e la superficie della mucosa, non concede alcuna por ta di ingresso verso
la mucosa stessa e quindi ver so l’organismo. La strada per tanto favorevole alla migrazione dell’ozono è verso la parte esposta all’aria.
3) condizione di effetto barriera
Raggiunto il suo stato definitivo di destinazione d’uso del dispositivo, ossia di gel con barriera oleosa intimamente legata con la superficie della ferita e priva di ozono, si è
generata una superficie “bagnata” con molecole di acidi grassi che esplicano una funzione altamente idrofoba ver so l’ambiente esterno generando così un film che
impedisce fisicamente il contatto fra la mucosa e l’ambiente potenzialmente contaminate esterno. Vi è da considerare inoltre che gli acidi grassi, non trovando elementi scindenti
nella par te ver so la ferita, non ne consentono alcun tipo di assimilazione da par te dell’organismo. Raggiunta questa condizione si consente quindi all’organismo del paziente di
mettere in atto tutti i normali meccanismi riparativi adatti alla restitutio ad integr um dei tessuti senza che, finalmente, elementi nocivi estranei possano interferire nel processo di
cicatrizzazione.

Indicazioni di utilizzo

Parodontologia

A. Gengiviti acute: pulizia con detartrasi dei recessi gengivali, quindi aspersione con OZOSAN – Gel per linea odontoiatrica di tutti i cercini gengivali ed attesa di 8/10 minuti prima del risciacquo.
Ripetere eventualmente l’applicazione dopo 3-4 giorni.

B. Gengiviti acute siero purulente: pulizia con detar trasi. Impronta delle rime dentali con pasta siliconica che copra il margine gengivale, pennellatura dell’impronta con OZOSAN
Gel per linea odontoiatrica. Riposizionamento del calco pennellato con OZOSAN – Gel per linea odontoiatrica in cavità orale. Attesa per 10 minuti, quindi asportazione dell’impronta erisciacquo. Ripetere l’operazione ogni 3-4 giorni per 3/4 volte, sino a guarigione.

C. Tasche gengivali:
1. singole: infiltrazione di OZOSAN – Gel per linea odontoiatrica con siringa a punta smussa nella lesione, dopo che questa sia stata pulita accuratamente. Attesa per 5/6 minuti e risciacquo. Ripetere l’operazione ogni 3-4 giorni per 4-6 volte.
2. multiple: detar trasi, impronta delle rime dentali con pasta siliconica che copra il margine gengivale. Pennellatura dell’impronta con OZOSAN – Gel per linea odontoiatrica,
infiltrazione delle lesioni con OZOSAN – Gel per linea odontoiatrica con siringa con ago a punta smussa. Riposizionamento del calco pennellato con OZOSAN – Gel per linea odontoiatrica in cavità orale. Attesa per 10 minuti primi. Aspor tazione dell’impronta e risciacquo. Ripetere l’operazione ogni 3-4 giorni per 4/5 volte sino a guarigione.
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D. Tasche gengivali:
1. singole: infiltrazione di OZOSAN – Gel per linea odontoiatrica con siringa a punta smussa nella lesione, dopo che questa sia stata pulita accuratamente. Attesa per 5/6
minuti e risciacquo. Ripetere l’operazione ogni 3-4 giorni per 4-6 volte.
2. multiple: detar trasi, impronta delle rime dentali con pasta siliconica che copra il margine gengivale. Pennellatura dell’impronta con OZOSAN – Gel per linea odontoiatrica,
infiltrazione delle lesioni con OZOSAN – Gel per linea odontoiatrica con siringa con ago a punta smussa. Riposizionamento del calco pennellato con OZOSAN – Gel per linea odontoiatrica in cavità orale. Attesa per 10 minuti primi. Aspor tazione dell’impronta e risciacquo. Ripetere l’operazione ogni 3-4 giorni per 4/5 volte sino a guarigione.

E. Malattia parodontale: detartrasi.

Stimolazione gengivale con apparecchio subsonico o fresatura dei margini con fresa parodontale per 3 o 4 sedute. Impronta delle rime dentali con pasta siliconica che copra il margine gengivale.
Pennellatura dell’impronta con OZOSAN – Gel per linea odontoiatrica. Riposizionamento del calco pennellato con OZOSAN – Gel per linea odontoiatrica in cavità orale. Attesa per 10 minuti. Aspor tazione dell’impronta e risciacquo.
Ripetere l’operazione ogni 3-4 giorni.

F. Interventi di chirurgia parodontale: terminato l’inter vento di chirurgia, prima della sutura, infiltrare con siringa a punta smussa OZOSAN – Gel per linea odontoiatrica nella ferita, quindi suturare. Dopo la sutura, infiltrare nuovamente OZOSAN – Gel per linea odontoiatrica sui margini della ferita e sui punti, coprire con impacco chirurgico. Rimuovere dopo 7 giorni.

G. Parodontopatie da precontatto: In caso di mobilità di uno o più elementi dentari, dovuta a precontatto con i diatorici, occorre:
1) eliminare, mediante molaggio selettivo, con puntiglio e pignoleria il precontatto. A tale scopo una manovra di semeiotica, antica come la nostra professione, ci permette di valutarne l’entità. A tal fine è necessario appoggiare la punta di uno o più dita sulla faccia vestibolare del o dei denti mobili, premere dolcemente verso la cavità orale e, contemporaneamente, far chiudere al paziente le rime dentali. Si ha così la percezione tattile chiara e netta dello spostamento del dente e, con un poco di sensibilità, si può finalmente valutarne l’entità.
Questa manovra, ripetuta durante la correzione della malocclusione, permette alla fine di rilevare l’eliminazione del precontatto.
2) A seconda dell’entità della retrazione tessutale, del grado di mobilità del dente e del numero di elementi dentari in precontatto, solidarizzare mediante splittaggio, i denti coinvolti con gli elementi contigui.
3) Impostare un trattamento chirurgico parodontale, con attenta detersione dei solchi ed innesto di materiale eterologo: idrossiapatite o collagene o entrambi.
4) Disinfettare il campo operatorio con OZOSAN – Gel per linea odontoiatrica prima, durante e dopo l’innesto di materiale eterologo.
5) Porre un impacco sulla ferita di OZOSAN – Gel per linea odontoiatrica dopo l’apposizione dei punti di sutura ed attendere per 10 minuti primi prima di far risciacquare.
6) Imporre un impacco sulla ferita o infiltrarla con OZOSAN – Gel per linea odontoiatrica ogni 48 ore (con attesa di 10 minuti primi prima del risciacquo) per almeno 5 volte e, comunque, per due volte dopo lo spuntaggio.